Crisi Mahle, Lega: Governo intervenga per salvare stabilimenti di Saluzzo e La Loggia

Presentata un'interrogazione per chiedere misure urgenti.

Crisi Mahle, Lega: Governo intervenga per salvare stabilimenti di Saluzzo e La Loggia
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Lega, il Governo intervenga per salvare stabilimenti di Saluzzo e La Loggia. Questo l’appello della Lega in seguito alla crisi  Mahle.

Crisi Mahle: Lega, il Governo intervenga

Crisi Mahle: “Il governo chiarisca immediatamente quali iniziative voglia adottare per salvare gli stabilimenti di Saluzzo e LaLoggia e il lavoro di più di 400 dipendenti della multinazionale Mahle. Abbiamo appreso infatti che la multinazionale tedesca ha deciso di traslocare la produzione in Polonia e di abbandonare gli stabilimenti piemontesi. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri del lavoro e dello sviluppo economico per chiedere anche quale seguito abbia avuto l’impegno dell’allora Ministro Di Maio che rassicurava tutti sulla buona riuscita delle trattative. Vorremmo sapere inoltre se l’azienda abbia ricevuto finanziamenti pubblici. La salvaguardia degli stabilimenti piemontesi della Mahle e dei suoi lavoratori non può essere rimandata. Attendiamo un intervento urgente del governo”.  Lo dichiarano i deputati della Lega Gualtiero Caffaratto, Riccardo Molinari, Elena Murelli, Claudio Durigon, Flavio Gastaldi, Alessandro Benvenuto, Elena Maccanti, Diego Binelli, Andrea Dara e Lino Pettazzi.

Azienda storica

Ieri  mattina mercoledì 23 ottobre 2019 400 lavoratori della Mahle di La Loggia e Saluzzo protestavano davanti alla sede dell’Unione Industriali a Torino. Si sta vivendo il dramma della possibile chiusura dello stabilimento. La notissima azienda, che produce pistoni diesel, non aveva ancora comunicato nulla al riguardo ma l’allarme è scattato quando alcune indiscrezioni hanno cominciato  a diffondersi.  Il calo delle vendite del prodotto non è una novità ma l’aggravarsi della situazione sarebbe dovuto a un’altra motivazione quello del costo della manodopera e margini di guadagno ridotti.

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Delocalizzazione per scarsi margini di guadagno

Dall’incontro è emersa infatti la decisione di delocalizzare la produzione. Questo comporterebbe la chiusura degli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo. Dopo circa due ore di riunione all’Unione industriali di Torino, i vertici del gruppo Mahle hanno confermato l’intenzione di chiudere le produzioni in Italia e delocalizzare all’estero. Secondo le prime indicazioni, la motivazione sarebbe da ricondurre nella scarsità di margini di guadagno della proprietà. Le scelte produttive si concentrerebbero in Spagna, Polonia e Turchia. I sindacati hanno fatto muro respingendo  le ipotesi di chiusura.

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