Cinema Monviso di Cuneo in prima visione nazionale

Se la strada potesse parlare. Un amore tra due giovani che si trasforma in un incubo.

Cinema Monviso di Cuneo in prima visione nazionale
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Cinema Monviso di Cuneo in prima visione nazionale giovedi 24 Gennaio 2019: "Se la strada potesse parlare".

Se la strada potesse parlare cosa racconterebbe

Anni Settanta, storie di ordinaria violenza subite dai ragazzi della comunità afro di New York, quariere Harlem.  La storia di Tish che aspetta un bambino dall'amore della sua vita, il fidanzato Fonny. Un amore tra due giovani si trasforma in un incubo quando lui viene accusato di stupro da un poliziotto razzista. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 2 candidature a BAFTA, Al Box Office Usa.
In questo destino già scritto c'è di mezzo un poliziotto bianco.

La verità appare un'impresa sempre più difficile e sempre più costosa ed è solo la tenacia di Tish a sostenerla, con lei la sua famiglia.

"In vita mia non sono mai stata così pronta come adesso" - Una frase di Tish Rivers (KiKi Layne)

Se la strada potesse parlare racconterebbe questa zavorra razzista sempre attuale, anche in un contesto urbano come la democratica New York. Appuntamento da Giovedi  ore 21.00  fino a Domenica 27 Gennaio 2019 presso il Cinema Monviso.

PER MAGGIOR INFORMAZIONI VISITATE IL SITO DEL COMUNE di CUNEO .

Tratto romanzo pieno di amore

Dopo aver vinto l'Oscar con Moonlight, Barry Jenkins porta sullo schermo uno dei libri più noti e apprezzati di James Baldwin, "If Beale Street Could Talk".

Un romanzo scritto dopo gli assassinii di Malcolm X e Martin Luther King e dunque intriso di tutta la disillusione e la rabbia che quel momento storico poteva ispirare nella comunità afroamericana e non solo, eppure un romanzo pieno di amore.

Jenkins sullo schermo prova a fare lo stesso, mescolando due piani temporali vicini tra loro ma lontani per temperatura emotiva, per raccontare tanto la passione giovanile e la voglia di futuro quanto l'ingiustizia di far parte di una parte di popolazione spinta in ogni modo a vivere nella paura.

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