Tenta il suicidio scavalcando il parapetto: salvato

Salvato da una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo.

Tenta il suicidio scavalcando il parapetto: salvato
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Tenta il suicidio scavalcando il parapetto: salvato da una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo.

Tenta il suicidio scavalcando il parapetto

Una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo è intervenuta nei pressi della Diga Enel di Roccasparvera per trarre in salvo un uomo che manifestava il proposito di togliersi la vita poiché, dopo avere scavalcato il parapetto del ponte che sovrasta il fiume Stura, si posizionava sul ciglio del baratro, dondolando pericolosamente verso il vuoto.

Si era allontanato dalla comunità

L’uomo, 39 enne del posto, in verosimile stato di ebbrezza alcolica, si era allontanato in giornata dalla comunità “La Rocca”, dove era in cura. Le immediate ricerche effettuate nella zona, coordinate dalla Centrale Operativa di Borgo San Dalmazzo, hanno portato in breve tempo al rintraccio dell’uomo e al suo salvataggio da parte di un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, prima che potesse portare a compimento i suoi propositi.

Salvato dai carabinieri

I militari intervenuti hanno subito intuito la criticità della situazione per l’evidente stato confusionale in cui appariva l’uomo il quale, guardando verso il basso continuava a dondolare in avanti e indietro con il corpo, nell’evidente  tentativo di trovare la forza di compiere l’estremo gesto. I due Carabinieri hanno pertanto valutato indispensabile stabilire un immediato contatto visivo con l’uomo per aprire un canale di dialogo e cercare di tranquillizzarlo; in questo modo sono riusciti lentamente ad avvicinarsi e nel momento in cui hanno notato che la persona stava per darsi l’ultima spinta nel vuoto, lo hanno afferrato con forza dalle braccia, portandolo in salvo.

I soccorsi

Sul posto è stato fatto giungere personale del 118 che ha trasportato l’uomo, ancora scosso e confuso, presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo per le prime cure. Ai militari è giunto il personale ringraziamento del responsabile della comunità “La Rocca”, dove il malcapitato è potuto tornare dopo la brutta avventura.

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