Ristorante etnico in provincia di Cuneo chiuso dopo un controllo dei Nas

Trovati ben 100 chili di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.

Ristorante etnico in provincia di Cuneo chiuso dopo un controllo dei Nas
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I carabinieri del Nas di Alessandria hanno denunciato il responsabile di un ristorante etnico della provincia di Cuneo.

Ben 100 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione

In particolare sono stati rinvenuti dai militari prodotti alimentari surgelati all’origine, cotti e nuovamente congelati, prodotti ittici destinati per la preparazione del sushi detenuti in contenitori non idonei per gli alimenti, dispositivi frigoriferi con presenza di residui alimentari non rimossi da tempo e muffe che ne avevano intaccavano le pareti interne.

I Carabinieri del NAS di Alessandria hanno deferito all’ Autorità Giudiziaria il legale responsabile di un ristorante etnico nella provincia di Cuneo per avere 100 chili di alimenti di varia tipologia in cattivo stato di conservazione poiché congelati abusivamente e senza rispettare le procedure di autocontrollo, privi di documentazione idonea a dimostrarne la tracciabilità e detenuti in frigorifero congelatore mantenuto in pessime condizioni igienico sanitarie, mettendo a rischio la salute dei consumatori.

Sporcizia diffusa ovunque

Nel medesimo contesto, attese le precarie condizioni igienico sanitarie dei locali per la presenza di sporcizia diffusa, ragnatele ed insetti, la competente Autorità Sanitaria ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di ristorazione. I Carabinieri del NAS di Alessandria nel corso del mese di maggio, hanno eseguito complessivamente 20 mirati controlli presso la ristorazione etnica, nel corso dei quali sono emerse irregolarità di vario genere che hanno determinato, da parte dell’Autorità Sanitaria Locale, l’emissione di 6 ordinanze di sospensione dell’attività per la presenza di carenze igienico sanitarie e strutturali e la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo. Nel complesso sono state contestate 15 violazioni amministrative per un totale di circa 30.000 euro.

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