“Il cibo è salute”, tavolo sulla sicurezza alimentare

L'assessore Icardi: «C’è bisogno di un collegamento continuo e preventivo con l'intera filiera».

“Il cibo è salute”, tavolo sulla sicurezza alimentare
Pubblicato:
Aggiornato:

“Il cibo è salute”: il Piemonte istituisce il tavolo di consultazione sulla salute alimentare. Lo riportano i colleghi di Novara Netweek.

“Il cibo è salute”, tavolo di consultazione

Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, la Giunta del Piemonte ha dato il via libera all’istituzione del tavolo di consultazione “Il cibo è salute”, in materia di prevenzionesicurezza e qualità alimentare.

L’iniziativa, nata d’intesa con l’Assessorato regionale all’Agricoltura, chiamerà a raccolta i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, dell’industria agroalimentare, del commercio, dell’artigianato, dei laboratori pubblici di controllo, degli Enti e delle Fondazioni interessate, oltre che singoli specialisti individuati di volta in volta, in una sorta di assemblea degli Stati generali della salute agroalimentare.

«La sicurezza alimentare riguarda l’intera filiera»

«Le problematiche della sicurezza alimentare – osserva l’assessore Icardi – rivestono un’importanza prioritaria nella qualità della vita dei cittadini e riguardano l’intera filiera alimentare, dalla produzione al controllo della salubrità del cibo, in cui sono direttamente coinvolti agricoltori, soggetti della trasformazione dei prodotti agroalimentari, responsabili e operatori del Servizio sanitario, dell’agricoltura e della tutela ambientale della Regione. Occorre ragionare tutti insieme sulla molteplicità delle normative europee, nazionali e regionali che riguardano la filiera agroalimentare e che spesso generano difformità interpretative, con conseguenti ritardi e contenziosi in buona parte evitabili attraverso una migliore consultazione preventiva tra le parti. In più, è necessario contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sui prodotti alimentari e sulla loro sicurezza che finiscono per causare danni materiali e d’immagine devastanti».

Seguici sui nostri canali